AZZEDINE ALAÏA: lo scultore della moda

Oggi voglio rendere omaggio ad Azzedine Alaïa, l’ultimo dei grandi Re della Moda francese che ci ha lasciati ormai da qualche giorno.
T
unisino, classe ’40, Alaïa iniziò la sua carriera studiando scultura e coltivando in gran segreto, con l’aiuto dell’amata sorella gemella e della sua mentore Madame Pineau,  quella passione per la moda che, sfidando il volere del padre e i dettami socio culturali del suo paese,  lo spinse appena diciassettenne a Parigi.
Gli inizi non furono di certo facili, ma ebbe la fortuna  di lavorare al servizio di due grandi maestri del calibro di Guy Laroche e Christian Dior. In questi anni aprì il suo atelier e grazie al provvidenziale incontro con Greta Garbo, che diverrà sua musa e icona, iniziò a farsi conoscere negli ambienti parigini.
Nel 1979 presentò la prima linea prêt-à-porter nel suo appartamento di Rue de Bellechasse. Non fu un semplice successo, ma il preludio di quegli anni Ottanta che lo iscrissero definitivamente nell’Olimpo dei grandi della moda.

Nero, cipria e bianco sono i colori delle sue creazioni realizzate con materiali super strech e rivoluzionari tagli che risaltano il corpo femminile. Gli abiti di Alaïa sono delle avvolgenti e tridimensionali spirali, vere e proprie opere che gli sono valse il titolo di scultore di moda.

Nel 1985 vinse due Oscar della moda, per la Miglior collezione francese e come Miglior Designer dell’anno.

All’apice della carriera, verso la metà degli anni novanta, si ritirò dalle scene dopo la prematura scomparsa della sua amata sorella gemella.

Il grande ritorno avvenne nel 2002, quando dopo aver ceduto le licenze del suo brand a Prada, tornò alla ribalta imponendo il suo essenziale e scultoreo stile.

with love, Elena



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