ciao Franca

Quando ho appreso della morte di Franca Sozzani ero a letto con l’influenza e leggevo Vogue. Purtroppo è così che ho passato le festività e adesso che, seduta sul treno, faccio rientro in città, sfoglio ancora la rivista che “la Signora della moda italiana” ha diretto per 28 anni.
Sebbene lei, giusto per usare un eufemismo, non abbia mai “amato” il mondo al quale appartengo, io, fin da bambina, ho provato grande ammirazione per questa donna dall’aria fragilissima, ma dalla scorza di ferro che ha dato lustro e prestigio internazionale al nostro sistema moda.
Farà uno strano effetto non scrutare quel suo sguardo elegante e fiero ai piedi delle passerelle milanesi. La Sozzani era un’istituzione, la riconoscevi a distanza, incorniciata com’era dalla sua iconica chioma bionda.
Ho avuto modo di incontrarla in più occasioni, e alcune volte mi è capitato di sedere al suo tavolo per cena, ma ricordo come fosse ieri il giorno in cui l’ho conosciuta: era il 12 Dicembre 2010, nel pieno della diatriba “VelineVSModelle” e lei aveva appena pubblicato un mio post a riguardo sul numero corrente di Vogue. Quel giorno si dimostro’molto gentile e affabile, e conservo ancora gelosamente la copia autografata del suo libro “I capricci della moda- i post del direttore”.

Come dicevo prima lei aveva più volte sparato a zero, spesso generalizzando, sul fenomeno del “velinismo” prima e delle blogger dopo. Qualche volta mi ha fatto arrabbiare, ma altre non ho potuto far altro che cospargermi il capo di cenere e darle ragione.
Nel 2011, dell’allora nascente fenomeno blogger , tuonava: Non hanno punti di vista, ma parlano solo di se stesse/i e si fotografano con abiti assurdi. Qual è il senso? Intanto io non so neanche chi siano, a parte qualcuno/a, perché sono tanti e tutti uguali, e così presi nel cambiare vestito per farsi notare, che automaticamente ai miei occhi diventano un gruppo e non delle singole persone”.

Ricordo ancora quel post, mancavano poche settimane alla messa online del mio blog, mi ripetevo “Affashionate sarà diverso! Non parlerò solo di me stessa, cercherò di dargli un’anima”.
Sono passati cinque anni da allora e spero di esserci, almeno in parte,  riuscita.
Ho cercato di personalizzarlo il più possibile, però come amava ripetere la Sozzani:” Non si può sempre piacere a tutti e soprattutto non si deve”

With love, Elena



2 comments

  1. Tranquilla Elena, l’anima nel tuo blog c’è. Ed anche una competenza accoppiata a buon gusto sconosciuta ai più. xoxo

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