Beware the fake market!!! (part 2)

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(La prima parte del post la trovate a questo link https://www.affashionate.com/?p=27859) … Quali sono quindi i mercati illeciti coinvolti nel mercato della contraffazione delle borse? E’ un racket di dimensioni globali, che ha a che fare coi narcotici, con il traffico di armi ed esseri umani fino ad arrivare alla prostituzione. Sappiate che secondo l”FBI l’attentato alle Torri Gemelle del ’93 (assieme a quello del 2001) sarebbe stato finanziato dalla vendita di tshirt contraffatte a Broadway, come sono finanziate dagli stessi gruppi le armi per i gruppi paramilitari dell’Irlanda del Nord o per le FARC, l’esercito ribelle della Colombia. In pratica, quando acquistate un bene contraffatto, state finanziando il terrorismo internazionale. Oltre a cio’, favorite la perdita di posti di lavoro in tutto il mondo: essendoci meno richiesta di prodotti originali, le aziende del lusso, sono state costrette a licenziare 10.000 persone ogni anno a partire dal 2002. Non lamentiamoci quindi se i posti di lavoro vanno sempre piu’ diminuendo, perche’ a volte la causa di tutto cio’siamo proprio noi. Ma come fanno i beni contraffatti a giungere dalla Cina al mercato europeo o americano? Spesso queste merci vengono imbarcate in grandi container di prodotti alimentari legali, nascosti tra le merci, per poi arrivare in un porto ed essere ritirati (tramite un giro di mazzette) da persone del posto. Capita pero’ che, anche se non ci rechiamo a Santee Alley (oggi la terza destinazione piu’visitata di LA ogni giorno), possiamo trovare dei beni contraffatti (udite udite) nei grandi magazzini: e’ successo a Gucci nel 2003 quando scopri’ una serie di portafogli spacciati per originali ma spudoratamente falsi, in alcuni grandi magazzini Wal-Mart. A chi dare la colpa? Noncuranza dei direttori o finta-negligenza da parte degli stessi? Chi puo’ dirlo. Il modo sicuro per proteggersi da un acquisto falso? Acquistare solo nei negozi monomarca, mai su ebay (Tiffany, Dior e Vuitton hanno una causa aperta nei confronti del sito perche’ il 90% dei prodotti venduti e’ contraffatto), su altri siti di provenienza sconosciuta, e una volta ricevuta in regalo una borsa o un articolo “sospetto” fateli subito controllare dall’azienda.

(you can find the first part of the post at this link https://www.affashionate.com/?p=27859 )… So which are the illegal markets involved in the bags falsification? It is a racket of global dimensions, involved with narcotics, weapon and human traffic, and prostitution. According to FBI, the attacks against the twin towers (93 and 2001) should have been financed by the sale of fake t-shirts in Broadway, the same way as the Colombian FARC in Colombia or the paramilitary forces in Northern Ireland. Practically, when you buy a fake good you’re financing the international terrorism. Furthermore, you’re supporting the loss of jobs all over the world: with less demand for original products, brands have been forced to fire more than 10.000 people every year since 2002. So we just can’t complain if the jobs are everyday less, because sometimes we’re right the cause of the problem. But how manage the counterfeit goods to reach the american or european market from China? Often the products are embarked on huge containers of alimentary legal products, hidden among the other products, and when they get to the harbour are collected by people of the place. Sometimes happens that, even if we don’t visit Santee Alley ( the third most visited place in LA) we find fake goods in the shopping centers: it happened to Gucci in 2003, when they discovered a serie of false wallets in some Wall-Mart centers. Who shall we blame? The directors and their nonchalance or their pretending-negligence? Who knows. The better way to prevent a false purchase? Buying only in the brand stores, never on e-bay (Tiffany, Dior and Vuitton accused the website because the 90% of the products on sale are is false) or other unknown websites, and if you get for present any suspect product make it check by the brand.

with love, Elena

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9 comments

  1. ciao Elena scusa la lunga assenza, non commento da tempo ma non ho mai perso un post!!!!! questo perchè sono stata occupatissima a lanciare una nuova linea di borse che presenterò al White a Milano Via Tortona 54 (22-24 febbraio) mi farebbe molto piacere un tuo parere….vieni a trovarmi La Carrie Bag! ti aspetto!

  2. La cosa di eBay è capitata poco tempo fa ad una mia amica, che acquistata una Neverfull di vuitton dove vi si leggeva la spedizione della borsa con certificato e garanzie, quando ha ricevuto il pacco il materiale none ra certo quello delle vuitton (conosce bene perchè ne ha un’altra presa in negozio) così, come tu stessa hai scritto, l’ha immediatamente portata a far controllare, e si è rivelata falsa. Il prezzo era tipo 100€ in meno rispetto al monomarca vuitton..quindi neanche valeva la pena rischiare.

  3. Sono tornata da poco dall’ Oriente e devo dire che lì, parlare di contraffazione è riduttivo.
    Qualsiasi marca la si trova, dal mercato al negozio di lusso, ma sempre a prezzi stracciati.
    Ci sono questi Mall enormi che vendono di tutto, dagli elettrodomestici all’abbigliamento, tutto tranne prodotti caratteristici dell’Asia.
    Questo fenomeno è davvero preoccupante, non solo per un discorso etico e professionale, ma anche per la dipendenza che molti occidentali hanno dall’essere firmato.

    1. e’ verissimo. ora mi trovo a singapore. sara’ che qui e’ una sorta di svizzera asiatica, si vede poco “falso”ma basta uscire dalla citta’e ne siamo pervasi….

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