Isabel Marant: the rebellious girl

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Isabel Marant, parigina, classe ’67, crebbe da maschiaccio tra India, Africa e Caraibi; il risultato di quest’ infanzia on the road ha segnato in maniera indelebile lo stile Marant. Nel ’82 ancora quindicenne, con la macchina da cucire regalatale dal padre, sfidò l’etichetta borghese della Ville Lumiere impersonando uno stile bohemien, rielaborando giacche da uomo. Nel 1985, dopo aver collaborato con l’amico Christopher Leamaire, decise di iscriversi alla scuola di moda Studio Bercot; dopo la laurea si trovò a collaborare con Michel Klein, Bridget York, Chloé e Yohji Yamamoto. L’anno della svolta sarà però il 1989 quando, dopo aver disegnato una piccola collezione di gioielli, creò, insieme a sua madre, Twen, un marchio di maglieria. Isabel Marant lanciò invece il suo marchio personale nel 1984, mossa dalla voglia di creare abiti che lei per prima avrebbe comprato; uno stile semplice, a tratti mascolino, caratterizzato da mini abiti, giacche militari e pantaloni eleganti. Nel ’99 debuttò con una linea, Etoile a pret-a-porter Paris. Con il tempo la Marant sviluppò un gusto amato dalle celebrities e dalle fashion victim di tutto il globo, per il suo urban style, tanto glamour quanto raffinato.A decretare il successo planetario di Isabel Marant sono state le sue calzature, in particolare la sneaker con la zeppa , immancabile nelle scarpiere delle fashioniste.
Originale, di quell’originalità che inizialmente spiazza, lo stile unico della designer francese ha conquistato il mondo e anche me!

*Curiosità:
Il suo stile boho-rock approderà in 250 negozi di tutto il mondo a partire dal 14 novembre con una capsule collection per H&M, che la vedrà per la prima volta anche al maschile.

Isabel Marant, Paris, born in ’67, grew from tomboy between India, Africa and the Caribbean, and the result of this’ childhood on the road has indelibly marked the style Marant. In ’82 yet fifteen, with the sewing machine given to her by her father, challenged the label of the Ville Lumiere bourgeois impersonating a bohemian style, reworking men’s jackets. In 1985, after collaborating with his friend Christopher Leamaire, he decided to enroll in the Studio Bercot fashion school, and after graduation, he began to collaborate with Michel Klein, Bridget York, Chloe and Yohji Yamamoto. The turning point, however, it will be 1989 when, after drawing a small collection of jewelery, created, along with his mother, Twen, a knitwear brand. Isabel Marant instead threw his personal brand in 1984, driven by the desire to create clothes that she would buy first, a simple style, sometimes masculine, featuring mini dresses, military jackets and slacks. In ’99 he made his debut with a line, Etoile in Paris pret-a-porter. By the time Marant developed a taste loved by celebrities and fashionistas around the globe for its urban style, so much glamor as raffinato.A determine the success of planetary Isabel Marant were his shoes, especially sneakers with Platform Shoe, shoe racks without monopolizing the Fashionistas.
Original, that originality which initially displaces, the unique style of French designer has conquered the world and me too!

* Trivia:
His style boho-rock land in 250 stores around the world starting from November 14, with a capsule collection for H & M, which will see it for the first time also for men.

with love Elena…

 

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12 comments

  1. Che bella la sua storia! Mi piacciono molto i suoi capi, che vanno dallo sportivo as uno stile anche un pochino classico. E poi hanno dei trssuti fantastici, lo scorso anno ho preso due paia di shorts, non era la prima volta che acquistavo marant, ma essendo pantaloncini pensao che l’anno successivo fossero già da accantonare, invece sono perfetti!! Brava ele e brava isabel 🙂

  2. Marant je t’aime!!!!la adoro, insieme a YSL è da sempre una delle mie stiliste preferite, vado molto speso in Francia e i negozi della Marant sono da sempre meta dei miei pellegrinaggi (quello che preferisco è quello ne quartiere Maree a Parigi), le sneackers con la zeppa le ho comperate a Parigi appena sono uscite, naturalmente total black, essendo io una fan del nero assoluto, poi gli ankle boots neri e in fine la versione con le borchie, inoltre ho acquistato anche un paio di sandali con la cavigliera semi rigida in metallo… e che dire del il suo abbigliamento lo porto e lo trovo perfetto in ogni occasione! brava Elena questo post è bellissimo!

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