LOUIS VUITTON AL LOUVRE DI PARIGI

A dimostrazione che nell’era moderna non esistono più né luoghi sacri, né tabù, nel tardo pomeriggio di ieri, tra le sculture dell’ala Richelieu del Louvre, ha preso vita la nuova collezione autunno inverno di Louis Vuitton.

Quasi a voler rimarcare il ruolo centrale del brand nella storia della moda e della cultura francese, Ghesquière ha “profanato” il cuore di Parigi per spiegare al mondo e soprattutto a Marine Le Pen e Donald Trump, che le barriere culturali, politiche e razziali non hanno senso di esistere.
Tralasciando l’aspetto politico, qui si parla di moda: sono rimasta estasiata dall’allure nomade di una collezione che, in un continuo sovrapporsi di echi classici e contemporanei, tra gonne in pelle e castissime sottovesti, sembra essere pensata per una donna sbarazzina che, come da tradizione Vuitton, ama viaggiare.

Cos’altro aggiungere? Oggi voglio abbandonare il classico e carico di aggettivi linguaggio della moda,  per un meno impostato e popolare: “ Adoro jeans, blouson over, abiti e stivaletti da cow girl di questa collezione: voglio comprare tutto!”

with love, Elena

 

 

 

 



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