Oliver Rousteing: the new Balmain

Ventinovenne, classe 1986, Oliver Rousteing è il perfetto prototipo del designer 2.0; un mix di caparbietà, perseveranza ed estro, che sommati ad intuito e voglia di rischiare gli hanno permesso di emergere e diventare il direttore creativo di una maison importante come Balmain.
Non si può certo dire che il giovane francesino non abbia bruciato le tappe, infatti, terminati gli studi nella prestigiosa École Supérieure des Artes et Techniques de la Mode, ha iniziato a lavorare per Roberto Cavalli, diventandone in breve tempo capo della collezione donna prêt-à-porter.
Energia, sex appeal e un attento quanto mirato uso dei social media, hanno segnato l’ ascesa di questo stilista che, a soli venticinque anni, si è trovato a sostituire Christophe Decarnin nel ruolo di creative director di Balmain.
Rousteing ha reinventato Balmain, rendendolo più “accessibile” senza però intaccarne lo spirito.
Pur conservando il Dna e lo stile del brand parigino, è stato capace di attualizzarlo a tal punto da renderlo uno dei marchi più popolari della neonata generazione Y.

29 years old, born 1986, Oliver Rousteing is the perfect prototype of the 2.0 designer; a mix of stubborness, perseverance and talent, that summed up with intuition and love for the risk, allowed him to emerge and become the creative director of such an important maison as Balmain. We can’t say that the young french boy didn’t rush into things, just after finishing his studies at the prestigious École Supérieure des Artes et Techniques de la Mode, he started to work for Roberto Cavalli, becoming soon the chief of the woman pret-a-porter collection. Energy, sex appeal and a careful use of social media, these are the elements that marked the ascent of the young stylist, who, at the age of 25, substituted Cristophe Decarnin in the role of creative director for Balmain. Rusteing reinvented Balmain, making it more “accessible” without changing its original spirit. Whilst conserving the DNA and the style of the Parisian brand, he was able to modernize it so much that it became one of the most popular brands of the newborn Y generation.

with love, Elena

 

 



2 comments

  1. In un mondo di lupi dove si fa sempre più fatica a trovare giovani con voglia di fare, o magari che ne hanno ma purtroppo sovrastati da chi non riesce ad abbandonare il suo fedele ruolo, è un piacere leggere queste (quasi) rarità. Oliver grazie al suo background scolastico potrebbe far pensare al classico ragazzo benestante che avrà sempre la strada in disces, invece, non è così..i suoi brillanti risultati li ha ottenuti sì, bruciando le tappe, ma dimostrando di avere capacità mixata ad una giusta dose di ambizione, molto amata nel campo della moda. Come hai detto tu poi è riuscito e continuerà a farlo, a rendere lo stile Balmain, visto aggressivo e raffinato contemporaneamente, portabile anche dalle “personalità più delicate” . Congrates Oliver e chapeau ele!!

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