the bling ring: when luxury becomes an obsession

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Che cosa penso di The Bling Ring? E’una bella intuizione, ma con poca ispirazione.
Dopo aver letto un articolo su Vanity Fair, Sofia Coppola, decise di dedicarsi al gruppo\banda di sette adolescenti di Calabasas che, tra l’ottobre del 2008 e l’agosto del 2009 svaligiarono le ville di numerose celebrità, per un valore che si aggirerebbe intorno ai 3 milioni di dollari.
Paris Hilton (la cui abitazione è stata presa di mira più volte), Audrina Patridge, Rachel Bilson, Orlando Bloom e Miranda Kerr, Brian Austin Green e Megan Fox, Lindsay Lohan sono solo alcune delle celebrities prese di mira dalla banda che la stampa ribattezzò “The Bling Ring”.
Los Angeles fa da cornice ad un film che diventa specchio di una generazione ossessionata da: falsi miti, social network, notizie di gossip urlate come fossero di vitale importanza , smania di celebrità e successo.
L’idea di base è originale, ma il film scorre lento, forse un taglio meno documentaristico e più “glamour”, non avrebbe tradito le aspettative di un pubblico assetato di “Bling”
Son lontani, i tempi del “sano materialismo” di Sex and the city e “Ragazze a Beverly Hills”, The Bling Ring, non solo incarna l’ossessione moderna per il lusso, ma seppur in maniera enfatizzata, rappresenta il lato oscuro dell’occidente.

What I think about Bling Ring? It’s a nice intuition, but it lacks of inspiration. After reading an article on Vanity Fair, Sofia Coppola decided to dedicate her time to the story of the band of seven teens from Calabasas that, between october 2008 and august 2009 robbed the houses of many celebrities, for a booty of nearly 3 million dollars. Paris Hilton (whose house has been robbed many times), Audrina Patridge, Rachel Bilson, Orlando Bloom and Miranda Kerr, Brian Austin Green and Megan Fox, Lindsay Lohan.. they’re only some names of the long list of celebrities that have been the target of the gang “The Bling Ring” as called by the media. Mirror of the empty myths that obsess the new generations entangled in the social networks, gossip news shout loud as momentous news, lust for celebrity, Bling Ring embodies the modern obsession for the luxe. Are far away the times for sex and the city and girs in Beverly Hills, Bling Ring represents the Dark side of America.

With love, Elena.

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20 comments

  1. Un lato oscuro però Ele, che rappresenta un vero e proprio problema oggi.
    Secondo il mio misero parere, i social network sono stati una delle principali cause di questa “ossessione non sana del lusso”.

    Prima il ricco e famoso era un attore, un cantante, un presentatore, un qualcuno di inarrivabile soprattutto per capacità adesso, famosi lo si può diventare in milioni di altri modi, e soprattutto non bisogna essere per forza talentuosi.
    L’essere in “mostra” sembra essere fondamentale.

    Ti pare che una come CHiara Ferragni ricopra il terzo posto nella classifica dei più seguiti su Instagram? Non ho niente contro di lei anzi, per me, è stata brava e soprattutto furba. RImane però un dato indicativo, non trovi?

    La crisi poi, ci ha messo del suo, la gente è stata costretta a reinventarsi, sul come ne potremmo parlare per ore.

  2. Lato oscuro che però rappresenta un enorme problema nelle nuove generazioni.

    Purtroppo viviamo in un mondo dove una come Chiara Ferragni occupa il terzo posto nella classifica delle persone più seguite su Instagram. Direte, ma cosa c’entra? E’ qui la chiave di tutto, secondo il mio misero parere. Io credo che sia molto difficile spiegare ad un ragazzino di oggi il senso del lusso e soprattutto il senso della competenza nel lavoro.

    Nel 2008 questa banda rubava nelle case degli attori? Adesso forse proverebbe a far soldi con qualche social network perché oltre la fame di soldi, è paragonabile a quella del successo-. Un successo a costo zero però, dove ogni minimo sforzo si riduce al minimo.

  3. Hai ragione Elena…. A chi non piacerebbe fare shopping senza spendere un euro e provarsi in maniera onnivora qualsiasi capo trendy! Se ti metti davanti l’entrata di negozio di abbigliamento hai già visto il film!!!!!

  4. Lato oscuro che però rappresenta un enorme problema nelle nuove generazioni.

    Purtroppo viviamo in un mondo dove una come Chiara Ferragni occupa il terzo posto nella classifica delle persone più seguite su Instagram. Direte, ma cosa c’entra? E’ qui la chiave di tutto, secondo il mio misero parere. Io credo che sia molto difficile spiegare ad un ragazzino di oggi il senso del lusso e soprattutto il senso della competenza nel lavoro.
    Nel 2008 questa banda rubava nelle case degli attori? Adesso forse proverebbe a far soldi con qualche social network perché oltre la fame di soldi, è paragonabile a quella del successo-. Un successo a costo zero però, dove ogni minimo sforzo si riduce al minimo.

  5. Che casino Ele che ho fatto…non registrava i miei commenti, quindi sono stata costretta a fare un copia/incolla per due volte e poi mi è toccato pure cambiare la trama.

    Sorry

  6. Stimo molto Sofia Coppola, i “cognomi” importanti sono sempre difficili da sostenere ed in più occasioni ha dimostrato d’essere all’altezza della situazione soprattutto in “Marie Antoinette” che, se devo dirlo, l’ho trovata una pellicola veramente fashion. Penso che non abbia volutamente insistito sull’aspetto glamour perché in questo film, purtroppo, di glamour non c’è nulla lasciando più spazio alla decadenza giovanile e volgendo lo sguardo critico verso una società artificiale, vuota, disgregante e banale dove l’individuo si confonde e si esplica nel possesso inconsulto degli oggetti. Mi aspettavo molto di più da questa regista non convenzionale.

  7. Il film non l’ho visto quindi non posso dare un mio giudizio, ma credo che l’apparire oggi abbiano un’ importanza esagerata. non fa niente se non sei, l’importante è sembrare….Che tristezza!!!

  8. Condivido a pieno ciò che hai detto..neanche a me è piaciuto The bling ring. Ero entusiasta quando ho saputo che Sofia Coppola avrebbe fatto un film del genere, il mio genere, dove sarebbero stati inseriti due temi che sembrano distanti, ma che in realtà sono uniti, la moda (o glamour come hai detto te) e la criminalità..invece sono rimasta molto molto delusa. Uscita dalla sala la prima cosa che mi sono chiesta è stata, come è possibile che una regista del calibro di Sofia Coppola abbia potuto dar vita ad una cosa del genere..trama scontata, anche in Italia, visto le vicende che si sono succedute negli ultimi mesi (furti in case di personaggi famosi), spazi vuoti durante il film, dove i protagonisti non facevano nulla di nuovo, eccezionale..ma “spendevano ” tempo in cose inutili e non inerenti al film..proprio come hai scritto te nell’introduzione è stato più un documentario e, a parer mio, è mancato quel brio e quell’emozione o eccitazione che un film dalla trama “succulenta” (insomma, va bene che era scontata ma entrano comunque in casa di paris hilton!!) avrebbe dovuto trasmettere. Delusione totale e vedendo i commenti noto che non ha raccolto commenti positivi.

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